Chiesa di Santa Brigida al Paradiso

Chiesa dei Santi Salvatore e Brigida al Paradiso
Gli affreschi nella cappella
Stato	Italia
Regione	Toscana
Località	Firenze
Coordinate	43°45′10.31″N 11°17′11.3″E43°45′10.31″N, 11°17′11.3″E
Religione	cattolica di rito romano
Titolare	Gesù Salvatore e Brigida di Svezia
Arcidiocesi	Firenze
Inizio costruzione	1390
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La chiesa dei Santi Salvatore e Brigida al Paradiso e la cappella di Santa Brigida al Paradiso degli Alberti si trovano a Firenze in via del Paradiso.

Storia

Il complesso prende il nome da un'antica villa con giardino degli Alberti, accanto o dentro alla quale nacque il monastero di monaci e monache dell'ordine di Santa Brigida.

Fondato da Antonio Alberti nel 1390, fu spesso al centro di polemiche a causa della convivenza dei due sessi all'interno dello stesso edificio. Esso divenne, dal 1593, soltanto femminile e le monache furono poi trasferite a Sant'Ambrogio in Firenze a causa delle soppressioni lorenesi del 1776.

In questo monastero nacque nel 1473 Domenica del Paradiso, monaca domenicana che nel 1511 a Firenze fondò il Monastero della Crocetta, vicino al Palazzo della Crocetta. Vi visse inoltre suor Cleofe, una delle poche copiste donne conosciute nel XV secolo.

Decaduto l'ordine, anche il monastero e la chiesa passarono in mano a privati. Attualmente rimane parte dell'antica chiesa, un piccolo chiostro ed una sala con resti d'affreschi raffiguranti Storie della Passione, attribuiti ad Ambrogio di Baldese e a Niccolò di Pietro Gerini (inizio Quattrocento).

Nel 1992 l'intero complesso monastico viene restaurato dall'architetto Paolo Antonio Martini.

Galleria d'immagini

Il chiostro
Paradiso, attr. a Jacopo di Cione
Andata al Calvario di Niccolò Gerini
Ascensione di Ambrogio di Baldese
Pentecoste di Ambrogio di Baldese e/o Mariotto di Nardo

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.
Il Paradiso degli Alberti restauro dell'ex-convento, su martinistudio.eu. URL consultato l'11 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2016).